I nuovi chip degli occhialini iperconnessi verranno prodotti dal gigante statunitense. Occhio al mercato enterprise
Forse era proprio questo che serviva a Google per rialzarsi. Che l’appeal verso i Glass stesse scemando era chiaro. In attesa di vederli sul mercato, i consumatori sembrano averne oramai abbastanza di un dispositivo che sembrava essere pronto per il lancio definitivo ma che non si sa bene che fine abbia fatto. Per questo, pare che Google e Intel, che ha recentemente lanciato i chip 32-layer 3D, siano vicini ad un accordo per alzare il livello di interesse sugli occhialini, cercando di posizionarli diversamente. Nati per essere l’oggetto hi-tech di culto tra gli appassionati, i Google Glass potrebbero presto diventare un accessorio utile in ambito enterprise. Ad affermarlo è il Wall Street Journal che cita la volontà di Google di affiancarsi un partner hardware per lavorare al meglio agli sviluppi degli occhialini.
Meno consumer del previsto
Un cambio di rotta che potrebbe significare anche un cambio di strategia, in ottica B2B. Non è ben chiaro a come si sia potuti arrivare ad un’ipotesi del genere, ma a quanto pare Big G, grazie all’intervento di Intel, potrebbe spingere sulla fornitura del dispositivo ad aziende di varie dimensioni, accelerando sullo sviluppo di app e funzionalità orientate alla produttività. Gli ambiti di utilizzo sarebbero tanti: dalle videoconferenze alle informazioni in tempo reale sui clienti, prodotti o temi da trattare durante un incontro. A dire il vero i Google Glass, così come smartphone e tablet, non possono essere etichettati come prodotto per il consumatore medio piuttosto che per il business. Si tratta di una tecnologia d’adozione talmente ampia da poter ricoprire ambiti e utilizzi diversi. Per questo l’ingresso di Intel, come produttore dei chip per gli occhialini, rappresenta più un’operazione commerciale che un reale cambiamento di prospettiva.