La scorsa settimana i GOP hanno violato i server della Sony Pictures Entertainment e ora tornano all’attacco terrorizzando i dipendenti dell’azienda
“Firma anche tu la petizione se non volete subire danni. Se vi opporrete sarete in pericolo voi e la vostra famiglia“. Si conclude così, nel modo più mafioso possibile, l’annuncio ricevuto via mail dai dipendenti della Sony Pictures Entertainment, hackerata solo qualche giorno fa. Gli hacker conosciuti come GOP – Guardian of the Peace, sono tornati all’attacco minacciando il personale dell’azienda giapponese, invitandoli ad unirsi a loro nello svelare le azioni, considerate poco corrette, del gigante dell’hi-tech. Nel messaggio di posta elettronica inviato a distanza di poche ore dall’attacco informatico che ha permesso di entrare sui server di Sony, gli hacker scrivono. “Molte cose al di là dell’immaginazione avverranno in molte parti del Mondo. I nostri agenti si ritrovano ad agire un luoghi indispensabili. Per favore metti la tua firma per sostenere la falsità dell’azienda all’email che trovate qui sotto se non volete subire dei danni. Se non lo farete non sarete soltanto voi ad essere in pericolo, ma tutta la vostra famiglia.”
Cancellare Sony
L’obiettivo dichiarato degli hacker è quello di “cancellare Sony dalla faccia della Terra”, intimando la compagnia con una serie di attacchi e violazioni che mettano in luce alcuni punti deboli (etici, economici e politici) di Sony Pictures. In realtà, come si sospetta dal principio, i GOP potrebbero aver agito con il supporto, non banale, della Corea del Nord, pronta a vendicarsi per il rifiuto del brand di bloccare la distribuzione nel paese di The Interview, in cui due giornalisti pagati dalla CIA hanno il compito di assassinare Kim Jong Un, dittatore nordcoreano.