La Russia ha creato Sputnik, una nuova piattaforma media (TV, web e radio) che si pone come voce alternativa alla propaganda occidentale
La crisi in Ucraina ha reso più tesi i rapporti fra Russia e Occidente, tanto che la NASA ha sospeso quasi totalmente i rapporti con la sua omologa russa. Ieri il Cremlino, per dare “una voce alternativa” alla propaganda statunitense ed europea, ha lanciato Sputnik, una piattaforma internazionale online e radiofonica dedicata all’informazione. Ad annunciare la novità è stato Dmitri Kisiliov, direttore dell’agenzia Rossia Sivodnia.
Sputnik: “Lottiamo contro la propaganda occidentale”
Sputnik, il cui motto è “Telling the untold” (Parliamo di ciò di cui non si parla), è disponibile per il momento in cinque lingue (arabo, russo, inglese, spagnolo, cinese) ma conta di crescere già a partire dall’anno prossimo. La piattaforma progetta di trasmettere 800 ore al giorno di contenuti radiofonici in 30 lingue diverse da 130 città di 34 Paesi nel mondo. L’obiettivo del nuovo colosso dei media russo, il cui nome riprende quello del primo satellite lanciato dall’URSS nel 1957, è quello di raggiungere i miliardi di persone “stanche della propaganda aggressiva che promuove un mondo unipolare e vuole punti di vista diversi”.
Il lancio di Sputnik è ritenuto da molti una mossa del premier Vladimir Putin per estendere la propaganda governativa anche all’estero. Già da qualche tempo il Cremlino, che ha assicurato che non si disconnetterà da Internet in caso di attacco informatico, sta cercando di creare un conglomerato media per contrastare l’informazione che arriva dall’Occidente.