Facebook At Work: il vero social professionale

Pronto un sito tutto nuovo su cui costruire le proprie relazioni professionali. LinkedIn e Microsoft tremano

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Avevamo parlato lo scorso giugno di Facebook At Work, un progetto con cui il social network si sarebbe avvicinato ai rapporti professionali. Una sorta di LinkedIn ma più vocato all’interazione diretta piuttosto che alla creazione di connessioni statiche. Sarebbe stata la probabile fine dei social network professionali senza dubbio: Facebook ha maggiore forza e appeal, tali da poter essere applicati anche ad una visione più produttiva e meno ludica della piattaforma, del resto come già avviene in alcuni gruppi orientati al business. Non solo LinkedIn nel mirino ma anche spazi virtuali nati proprio con lo scopo di servire a gruppi di lavoro, come lo Yammer di Microsoft. Eppure Facebook At Work potrebbe non essere esattamente ciò che avevamo pensato.

Social ma non per gioco

Secondo il Financial Times, il progetto di Zuckerberg può essere realmente chiamato “Facebook At Work” ma ha finalità diverse da quelle di diventare un social network per il lavoro. Stando alle voci ricorrenti, e vicine al team di sviluppo, il nuovo sito permetterebbe agli iscritti di mantenere separato il profilo personale da quello professionale. Una sorta di Samsung Knox per il web, ovvero una modalità con cui si può utilizzare questo o quel profilo a seconda dei casi (con Knox si attiva la modalità personale o lavoro sullo smartphone per preservare i dati aziendali durante le connessioni web). Nonostante l’indirizzo diverso che prenderà il nuovo sito (probabilmente non una sottocategoria di Facebook.com), è chiaro che LinkedIn, Microsoft e Google devono stare in guardia. Per il Financial Times, Facebook At Work permetterà di fruire di una modalità totalmente separata rispetto a quella a cui siamo abituati. Una volta creato il profilo professionale, si potrà chattare, leggere le news e i post solo degli amici aggiunti a quella rete, non integrata con quella odierna di Facebook. Più o meno quello che serviva ai siti professionali odierni per spiccare il volo.

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