Apple Pay ha già un concorrente: CurrentC

Il nuovo sistema di pagamento con l’iPhone sembra essere un successo negli Stati Uniti, eppure c’è chi non lo vede di buon grado: le grandi catene americane. Ecco il motivo

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A quasi 10 giorni dal lancio ufficiale di Apple Pay in America tutti sembrano lodare il lavoro di Tim Cook. Gli americani escono di casa con l’iPhone invece del portafoglio, pagano e se ne tornano contenti con i loro pacchetti. Eppure c’è qualcosa che non va, parte del mercato è in rivolta. Stiamo parlando di catene come Wal-Mart e Best Buy che hanno dato il via ad una serie di “niet” nei confronti del pagamento elettronico. Dopo di loro Rite Aid e Cvs hanno disabilitato la possibilità di pagare con Apple Pay nei loro negozi, nonostante i loro terminali siano abilitati al servizio. Stando ad alcune testate economiche, il motivo del rifiuto sarebbe il prossimo lancio di CurrentC, un nuovo sistema di pagamento simile ad Apple Pay, che potrebbe risentire della popolarità del primo, a discapito delle catene commerciali coinvolte tra cui, con molta probabilità, ci sono anche quelle citate prima.

L’Europa aspetta

Non è detto che il sistema di Apple non possa trovare maggiore fortuna da noi. In Europa Apple Pay arriverà nel 2015 e potrebbe rivoluzionare davvero il modo di pagare nei supermercati, negozi e in qualsiasi esercizio commerciale. Non ci sono nemmeno particolari barriere al suo funzionamento: basta un Pos abilitato e un telefono che lo supporti (da iPhone 5 in poi ma solo dal 5s per le impronte digitali) per effettuare un acquisto con un solo dito. Il dubbio è sulle commissioni agli istituti di credito. Se la percentuale dovesse rimanere la stessa dei pagamenti odierni con carta, allora non ci sarebbe motivo per non accogliere il nuovo portafoglio da quasi 1000 euro.

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