Google in Germania si arrende agli editori

Google Search cambia in Germania

In Germania, Google non mostrerà più sul suo motore di ricerca sommari, parti di testo e di immagini relativi ad articoli di 170 case editrici

Google rischia una grossa multa da parte dell’Unione Europea in merito all’accusa di abuso di  posizione dominante in materia di ricerche. Big G è accusata di mettere in primo piano i suoi prodotti e di dare poco spazio a quelli dei concorrenti. Nonostante le nuove policy presentate all’Ue, il commissario Antitrust Joaquin Almunia non si ritiene ancora soddisfatto e ha minacciato di applicare sanzioni pesanti a Google. L’azienda di Mountain View ha quindi deciso di prendere alcune misure per ammorbidire la posizione dell’Ue e soprattutto degli editori tedeschi, che hanno fortemente spinto affinché le proposte di Google non fossero accettate da Bruxelles.

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Google Search si arrende agli editori

Dal 9 ottobre Google non presenterà più sul suo motore di ricerca snippet, thumbnail e parti di testo relativi a contenuti di proprietà di 170 case editrici tedesche, tra cui quella a cui appartiene il quotidiano più venduto in Europa Bild. Nel provvedimento sono incluse anche le aziende iscritte alla VG Media, ovvero circa 20 emittenti televisive e 59 radio. Philipp Justus, numero uno di Google Deutschland, ha spiegato che “le pagine internet in questione non saranno tolte dalla nostra indicizzazione” ma saranno eliminati “i sommari, gli stralci dei testi ed eventuali immagini di presentazione”. Su Google Search appariranno quindi solamente titolo dell’articolo e relativo link.

Il provvedimento servirà a Google per calmare gli animi degli editori tedeschi e anche del governo, che recentemente ha chiesto a Big G di rivelare l’algoritmo che utilizza per l’indicizzazione dei contenuti.

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