900mila posti di lavoro vacanti in Europa ma in Italia mancano le competenze

Il 22% delle posizioni aperte in Italia non trova candidati per carenza di competenze digitali

In occasione dell’evento conclusivo della campagna europea eSkills for Jobs 2014, rappresentanti del Governo italiano, della Commissione Europea e di altri governi europei, imprese e associazioni illustreranno le best practice per sviluppare le migliori competenze digitali nella scuola italiana e nella formazione professionale. Gli esempi di Cisco, Facebook, Oracle, Microsoft e Google.

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e-Skills: Making a Career with Digital Technologies

In Europa nel settore ICT vi è una crescente carenza di profili professionali. Si prevede che le posizioni aperte saranno di 500.000 unità nel 2015. Nel 2020 vi saranno da 730.000 a oltre 1,3 milioni di posti di lavoro vacanti, a seconda dei possibili scenari economici. Ciononostante, secondo una ricerca recente di Modis, il 22% delle posizioni aperte non trova candidati. Più della metà dei neoassunti sono residenti al Nord e meno del 20% sono donne. Nel resto d’Europa non va molto meglio, a parte casi in controtendenza come il Belgio. Non solo: la tendenza è quella di un calo degli iscritti alle facoltà tecnologiche.

Per citare altri istituti di ricerca, Idc stima che entro il 2015 un buon livello di competenze digitali sarà richiesto per la quasi totalità delle posizioni di management, mentre la Commissione europea calcola che ci siano attualmente 900 mila posti di lavoro che non vengono occupati perché mancano le competenze digitali.
Si tratta di un paradosso, che verrà affrontato direttamente il 30 ottobre a Roma nell’evento conclusivo della campagna europea eSkills for Jobs 2014 – Making a career with Digital Technologies. Questa conferenza è il secondo evento di livello europeo, dopo quello che ha avuto luogo il 6 maggio 2014 a Atene, in Grecia.

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In Italia rappresenta il terzo momento di confronto, dopo l’evento di kick-off a Palazzo Chigi il 5 marzo scorso e la giornata di lavoro del 9 luglio scorso eskills for Growth in occasione di DigitalVenice L’evento, che si terrà il 30 ottobre dalle ore 8,30 presso il Centro Congressi RomaEventi, in via Alibert 5 (Piazza di Spagna) riunirà i responsabili politici, i leader di settore, imprenditori, professionisti dell’ICT e soprattutto i giovani, per richiamare la loro attenzione sulle crescenti esigenze di competenze digitali e per le opportunità che esse costituiscono per l’ingresso nel modo del lavoro.

Tra gli interventi, quelli di:

-Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
-Peter Pellegrini, Ministro dell’Istruzione, Scienza, Ricerca e Sport, Repubblica Slovacca
– Sandro Gozi, Sottosegretario di Stato agli Affari Europei, Presidenza del Consiglio dei Ministri
– Michel Catinat, responsabile Key Enabling Technologies e Digital Economy della DG Imprese e Industria della Commissione Europea
– Luigi Rocchi, Direttore delle strategie tecnologiche della Rai
– Piotr Pluta, Senior Manager, Corporate Affairs – Emear, Cisco Systems
– Mario Di Loreto, People Value Director, Telecom Italia
– Alessandra Poggiani, Direttore AGID
– Diego Ciulli, Senior Policy Analyst, Google
– Carlo Purassanta, Ceo, Microsoft Italy
– Stefano Quintarelli, Intergruppo parlamentare per l’innovazione
– Julian DAVID, Chief Executive Officer, TechUK, Vice President of DigitalEurope
– Giancarlo Grasso, Vicepresidente Anitec

L’evento si colloca fra le iniziative della Grand Coalition for Digital Jobs ed ha fra i suoi obiettivi principali la creazione di una piattaforma di comunicazione europea sul tema delle competenze digitali che riunisca il maggior numero di stakeholder pubblici e privati e lo sviluppo di azioni congiunte pubblico-privato per ampliare la consapevolezza sul valore delle competenze digitali in termini opportunità occupazionali e di carriera.

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Le ultime statistiche dell’Ocse sulla scuola italiana e il suo grado di innovazione digitale non lasciano dubbi: sei computer ogni 100 studenti rispetto ad una media europea di 16, portando l’Italia davanti solo a Romania e Grecia. La percentuale di studenti iscritti ad istituti scolastici dotati di apparecchiature con tecnologia di alto livello e con connessione ad internet a banda larga è del 6% rispetto ad una media europea del 37%. Nella stragrande maggioranza dei casi le scuole italiane non sono digital ready.

L’aumento esponenziale del cosiddetto “internet of things” sta determinando un uso pervasivo del web, da cui l’indispensabilità di fornire strumenti formativi adeguati a studenti e lavoratori. Per questo motivo la Commissione Europea ha indetto il bando eSkills for Jobs 2014, dopo l’esperienza delle eSkills weeks del 2012. Il bando è stato aggiudicato a DigitalEurope, l’associazione europea che raccoglie le maggiori imprese dell’ICT e le singole associazioni nazionali di settore. Per l’Italia, il coordinatore è ANITEC, l’Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo, cofondatrice di Confindustria Digitale.

L’evento è riservato agli operatori del settore e alle scuole coinvolte. Per il programma completo cliccare qui