Fino al 20 settembre le giovani promesse del bit in gara presso il Campus universitario di Fisciano
Si aprono oggi le Olimpiadi Italiane di Informatica che, dal 18 al 20 settembre, danno vita all’ardua competizione promossa, come ogni anno, dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e dall’AICA – Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico; l’edizione 2014 si svolge in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno presso il Campus universitario di Fisciano. italiana che sfiderà i talenti informatici di tutto il mondo alle prossime Olimpiadi Internazionali di Informatica, in programma in Kazakhstan a luglio 2015.
“Confermiamo l’altissimo valore di questa competizione che, come ogni anno,rappresenta un’occasione importante per portare l’attenzione sulle straordinarie qualità dei ragazzi e delle ragazze più brillanti delle nostre scuole, valorizzandone le loro eccelse capacità e il costante impegno; ancor più le Olimpiadi rappresentano un’occasione unica per ribadire e sottolineare il valore fondamentale della formazione digitale nella scuola, come strumento essenziale per il futuro dei nostri giovani e il loro inserimento nel mercato del lavoro”, sottolinea Carmela Palumbo, direttore generale MIUR.
“Le Olimpiadi Italiane di Informatica rappresentano una vetrina straordinaria per far emergere e valorizzare le tante “eccellenze” esistenti nella scuola italiana e si configurano come un importante trampolino verso esperienze e opportunità importanti: la partecipazione alla competizione internazionale, l’accesso alle borse di studio che la Banca di Italia offre ai cinque migliori classificati della gara nazionale e la collaborazione da parte dell’Università della Svizzera Italiana di Lugano che da 2 edizioni offre ai medagliati 4 borse di studio per la frequentazione di un anno accademico. Ancor di più che una semplice competizione, le Olimpiadi sono un agone privilegiato perché permettono, nel corso delle varie fasi di selezione, ai tantissimi nativi digitali di sperimentare un’informatica “diversa” da quella che vivono tutti i giorni utilizzando il computer o lo smartphone, spesso in modo poco consapevole” commenta Giulio Occhini, direttore di AICA.
“Questi giovani sicuramente contribuiranno al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di Horizon 2020 da parte dell’Italia, in considerazione della centralità dell’Informatica nei molteplici obiettivi della programmazione europea”, aggiunge Genny Tortora, promotrice e referente dell’evento per l’Università di Salerno.
Il gruppo dei partecipanti alle Olimpiadi Nazionali è composto da: i migliori 78 classificati della selezione territoriale, che hanno ottenuto con punteggio uguale o superiore al valore medio della classifica nazionale; 10 studenti che erano stati nel gruppo dei Probabili Olimpici nella passata edizione ed hanno ancora le caratteristiche richieste per partecipare alle olimpiadi, ovvero frequentano ancora la scuola e hanno fatto richiesta; vengono inoltre ammessi 8 studenti provenienti alla Olimpiadi Italiane di matematica(medagliati oro e argento), che hanno ottenuto un ottimo risultato alla gara on line svoltasi a luglio 2014.
Dei 95 studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia: 50 studenti provengono dal Nord Italia, 29 dalle regioni del centro e 16 da Sud e Isole. I ragazzi sono stati selezionati dopo un percorso che prevede più fasi svolte nell’arco di due anni scolastici. L’edizione 2014 delle Olimpiadi Italiane di Informatica si distingue anche per una maggiore partecipazione delle ragazze: tra i partecipanti infatti vi sono ben 5 studentesse.
Il contenuto della gara prevede la risoluzione di un problema, di tipo algoritmico, attraverso la scrittura di un programma in linguaggio C, C++ o Pascal. Il tipo di prova è analogo a quello proposto nella competizione internazionale.
Le Olimpiadi Italiane di Informatica 2014 sono organizzate dal Dipartimento di Studi e Ricerche Aziendali – Management ed InformationTechnology dell’Università di Salerno e dall’Istituto di Istruzione Superiore Baronissi e godono delpatrocinio dell’Ateneo.