Se anche il drone fa i selfie

Cresce sempre di più la moda di autofotografarsi con il proprio smartphone, ma la tecnologia ha in serbo molte sorprese: Nixie

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Droni e selfie non sono due parole che abbiamo mai avuto il piacere di accostare. Il motivo è semplice: l’una si riferisce ad uno strumento che ha molto di ludico ma che negli anni è servito anche come potente mezzo di sorveglianza territoriale e soccorso, l’altra è invece indica una delle mode in voga negli ultimi mesi, ovvero lo scatto fai-da-te, braccio lungo e sorriso a 32 denti. C’è chi ha pensato di cogliere il meglio di entrambi per realizzare un gadget che potrà fare felici molti, sia gli amanti della tecnologia che i vanitosi. Si tratta di Nixie, il primo drone da polso che serve (anche) per scattare i selfie. Si tratta di un piccolo quadricottero che si indossa come fosse un braccialetto e che si può far volare quando si vuole per registrare video e catturare foto del panorama circostante ma soprattutto come funzionale assistente pronto a scattarci una foto. Nexie è il risultato del lavoro di Christoph Kohstall, ricercatore di Stanford che ha pensato bene di progettare un drone che andasse bene per tutti e, sopratutto, per tanti utilizzi. Non è infatti scontato che gli attuali modellini consumer possano assolvere bene la funzione di autoscatto: pensate ad un Parrot; se vi avvicinate troppo (o se lasciate che lui si avvicini troppo) si rischia anche una certa incolumità, vista la dimensione dell’oggetti e delle ali; Nixie è invece così piccolo da poter essere gestito in maniera forse anche più semplice, a patto di farlo svolazzare in assenza di un vento moderato.

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Come funziona

Da chiuso Nixie sembra proprio un semplice braccialetto. Quando lo si apre mostra invece tutto il suo potenziale: quattro ali con eliche e una fotocamera frontale che si interfaccerà con un’app per scattare e salvare i contenuti ripresi in memoria. In realtà oltre alla possibilità dei selfie, c’è già chi imputa a Nixie un modo d’utilizzo ben più preoccupante: la privacy. Un dispositivo del genere, così piccolo da poter quasi passare inosservato in certe situazioni, può davvero rappresentare uno strumento per invadere l’intimità delle persone. Un dettaglio da non sottovalutare e che potrebbe costringere il suo sviluppatore ad attendere più del dovuto prima di avviare la commercializzazione. Il prezzo? Ancora non è dato saperlo ma probabilmente sarà “importante” viste le caratteristiche camaleontiche del mezzo.