Ice Bucket Challenge: moda o aiuto concreto?

Ice Bucket Challenge: moda o beneficenza?

L’Ice Bucket Challenge è stata una delle iniziative più virali della storia ma quanto è servita ad aiutare la ricerca sulla SLA?

Il contenuto più virale di quest’estate è stata sicuramente la Ice Bucket Challenge, l’iniziativa lanciata da ALS Association per raccogliere fondi per la ricerca sulla SLA (Sindrome Laterale Amiotrofica). Ai partecipanti viene chiesto di rovesciarsi una secchiata di acqua gelida addosso per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questa terribile malattia. La moda dell’Ice Bucket Challenge ha contagiato persone famose e non e cliccando #IceBucketChallenge su Twitter appariranno centinaia di migliaia di risultati. Viene quindi naturale chiedersi quanto il fenomeno dell’estate abbia effettivamente aiutato la ricerca per la cura della SLA.

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Ice Bucket Challenge: 106 milioni di dollari per la ricerca sulla SLA

Moltissime persone in tutto il mondo hanno partecipato all’Ice Bucket Challenge con 2,4 milioni di video postati su Facebook in pochissimi mesi. Tra queste figurano personaggi famosi come Lady Gaga, Katy Perry, Lebron James e il fondatore di Microsoft Bill Gates, che fra qualche anno potrebbe diventare il primo trilionario al mondo. Anche i VIP di casa nostra come Mario Balotelli, Luciana Lettizzetto e Antonio Conte non sono stati da meno.

Alcuni però hanno attaccato l’iniziativa considerandola più una moda o un modo per farsi pubblicità che un reale desiderio di fare beneficenza. In effetti sono molti i video in cui il protagonista si limita a tirarsi una secchiata d’acqua in testa e si dimentica di fare una donazione o almeno di segnalare dove poter inviare il proprio contributo. Gli ambientalisti hanno addirittura denunciato il fatto che l’acqua sprecata per l’Ice Bucket Challenge (22,5 milioni di litri circa) avrebbe potuto aiutare sensibilmente a ridurre il problema della mancanza di risorse idriche nei Paesi del terzo mondo mentre Pamela Anderson si è rifiutata di partecipare perché convinta che la ricerca sulla SLA avvenga tramite la sperimentazione sugli animali.

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Al di là delle polemiche grazie all’Ice Bucket Challenge ad oggi sono stati raccolti solo negli USA ben 106 milioni di dollari di donazioni contro i 2,5 milioni racimolati nell’agosto dell’anno scorso. In Italia invece si stima che la raccolti fondi abbia superato il milione di euro. Per chi ancora non avesse fatto una donazione può farlo tramite un versamento all’AISLA, l'”Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica”.