Google, Doodle celebra i capolavori di Tolstoj

Doodle Tolstoj

Secondo Doodle letterario nella stessa settimana, a distanza di sole 24 ore: dopo quello cavalleresco per Ludovico Arioso, oggi Google omaggia Lev Tolstoj, pilastro della letteratura russa del XIX secolo

L’occasione per celebrarlo è la ricorrenza del 186esimo anniversario della sua nascita. Lo scrittore, nato nel 1828 a Jasnaja Poljana da una famiglia della vecchia nobiltà russa, dopo essere rimasto orfano di entrambi i genitori, è stato cresciuto da una zia, che gli ha consentito di frequentare l’Università studiando prima lingue orientali e poi legge, senza però arrivare mai alla Laurea.

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Nel 1854 Tolstoj partecipa alla guerra di Crimea come ufficiale dell’esercito e debutta come scrittore con “I racconti di Sebastopoli”, ottenendo già un certo riscontro. Sono anni di spostamenti tra Mosca e San Pietroburgo, durante i quali Tolstoj si reca anche all’estero, senza mai però riuscire a conciliare il suo ideale di vita naturale, lontano dalle preoccupazioni, con la sua passione per le donne, la caccia e i piaceri.

La felicità e il senso della vita

Dopo la morte del fratello, nel 1869, lo scrittore sposa Sofja Andrèevna Behrs: dopo anni di crisi razionalistica, questa unione dà a Tolstoj un senso di stabilità e di serenità che lo porta a maturare la convinzione che l’uomo sia stato creato per la felicità e che nel raggiungimento di questa condizione risieda il senso della vita.

“L’arte è un’attività umana il cui fine è la trasmissione ad altri dei più eletti e migliori sentimenti a cui gli uomini abbiano saputo assurgere”. Una vita, quella dello scrittore, sempre tesa verso l’uomo e la crisi esistenziale. In questa fase vedono la luce i suoi più celebri capolavori, “Guerra e pace” (1865) e “Anna Karenina” (1875), opera dai toni accesi e polemici, che affronta gran parte dei problemi sociali. Google vuole omaggiare lo scrittore e i suoi due romanzi insieme a “La morte di Ivan Il’ič”, con scene ispirate a tre dei suoi scritti più celebri.

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Pubblicato nel 1886, l’ultimo testo è fortemente influenzato dalla crisi spirituale dell’autore, che lo porterà alla conversione al Cristianesimo. Tolstoj muore nel 1910.