Contestualmente alla rapida evoluzione delle tecnologie e al boom di smartphone e tablet, sono in crescita esponenziale le opportunità di lavoro per i giovani talenti, soprattutto sviluppatori, che hanno l’opportunità di emergere grazie a software innovativi e applicazioni di successo
Si è abbassata notevolmente l’età media in questo settore e a dimostrarlo sono le ricerche di collaboratori da parte di colossi come Apple e Google, che “pescano” talenti sempre più giovani, in una sorta di corsa all’ingaggio delle menti più brillanti e capaci sul mercato.
A caccia di talenti in erba
Proprio in quest’ottica entrambe le aziende hanno deciso recentemente di abbassare l’età per la partecipazione alle proprie conferenze dedicate agli sviluppatori, da 18 a 13 anni, lanciando inoltre una serie di programmi studiati appositamente per supportare i talenti in erba, possibili validi collaboratori del futuro. Sembra tuttavia che gli sviluppatori Android siano più ricercati di quelli iOS, almeno secondo una ricerca di Freelancer, che ha messo in luce che le offerte di lavoro per sviluppatori esperti nella creazione di software per il sistema operativo di Google superano quelle dedicate ai developer su iOS.
E’ il caso di Grant Goodman, 14 anni, noto soprattutto per la sua terza creazione di maggior successo chiamata Prodigus: un’applicazione che permette finalmente di guardare video YouTube senza interruzioni pubblicitarie sul proprio iPhone.
Per citare un altro giovanissimo sulla strada del successo, Nick D’Aloisio, ora 18enne, lo scorso anno ha venduto per 30 milioni di dollari il suo aggregatore di notizie, Summly, a Yahoo!.
Si tratta solo di alcuni esempi, che però danno l’idea di come aziende del calibro di Apple a Google puntino sempre di più al mercato delle applicazioni mobile: si pensi ai 10 miliardi di dollari pagati da Apple nel 2013 agli sviluppatori, e ai 5 miliardi spesi da Google.