Editori vs Google: “L’Ue rigetti la sua proposta sulle ricerche”

Gli editori chiedono all'Ue di rigettare la proposta di Google sulle ricerche

Gli editori europei chiedono alla Commissione Europea di rigettare la terza proposta di Impegni di Google nel mercato delle ricerche online

Sembrava che la diatriba fra Google e gli editori europei si fosse conclusa con un accordo con soddisfava tutte le parti ma così non è. Da diverso tempo Big G è nel mirino dell’Antitrust Ue per abuso di posizione dominante nell’ambito delle ricerche online. Dopo un serie quasi infinita di proposte rifiutate alla fine il Commissario Ue per la Concorrenza Joaquin Almunia sembrava avesse accettato il nuovo corso deciso dal colosso di Mountain View. Google, che ha dedicato il doodle di oggi a Lev Tolstoj, si impegnava a rendere più visibili i link dei concorrenti nelle ricerche verticali e aveva concesso ai competitor di scegliere di propria iniziativa il layout per differenziarsi dai suoi servizi. Oggi gli editori europei hanno chiesto all’Ue, come già avevano fatto in passato, di rigettare la proposta del gigante del web in quanto le nuove policy non hanno portato alla restaurazione della concorrenza. Recentemente anche Carlo De Benedetti,  presidente del gruppo L’Espresso, si era scagliato contro la politica di Google.

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Gli editori europei contro Google

Gli editori del Vecchio Continente hanno espresso tutte le loro preoccupazioni in merito alla decisione da parte dell’Ue di accettare la proposta di Google nonostante le “chiare ed evidenti perplessità manifestate dalle imprese e dai consumatori europei”.

Il presidente della Federazione tedesca degli editori di quotidiani (BDVZ), Helmut Heinen, ritiene che “l’attuale proposta di Impegni presentata avrebbe l’effetto contrario ed effettivamente legalizzerebbe il trattamento abusivo e auto-preferenziale effettuato da Google”. Heinen quindi chiede alla Commissione Ue di “agire in modo incisivo e rigettare questa proposta di Impegni” di porre fine “a questa condotta anticoncorrenziale che frena la crescita del Mercato Digitale a discapito dei consumatori e delle imprese”.

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Anche il presidente dell’Associazione spagnola degli editori di quotidiani (AEDE), Luis Enrìquez, è dello stesso avviso: “Spero che la Commissione europea chiederà a Google di applicare gli stessi criteri di ricerca e di visualizzazione per tutti i siti web e, allo stesso tempo, di porre fine all’abusivo utilizzo dei contenuti editoriali effettuato”.