Apple: “Ban a chi vende i dati di HealthKit”

I Big Data in mobilità acquistano un ulteriore valore con gli strumenti di Cupertino e per questo serve una regolamentazione più ferrea

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Apple risponde duramente alla policy che riguardano HealthKit, la piattaforma dove verranno conservati i dati degli utenti che faranno uso delle tecnologie indossabili della Mela. Annunciato in giugno, il progetto mira a costruire un database personale sulla salute, grazie ai dati raccolti in casa e in mobilità. Pressione, battito cardiaco, uniti a dieta ed esercizio, completeranno il quadro clinico “digitale” del paziente, che potrà essere anche seguito (con tutta probabilità) da remoto.

Privacy medica

Proprio la vastità dei dati personali che HealthKit prevede di gestire ha spinto Apple a sottolineare che gli sviluppatori delle app non devono condividere le informazioni degli utenti con soggetti terzi, tra cui le agenzie di pubblicità. Divieto assoluto di vendere tali dati per poterne ricavare un profitto, pena il ban dalla piattaforma. Tuttavia le aziende sviluppatrici potranno condividere i dati per scopi di ricerca e di analisi medica, ovviamente con il consenso dei diretti interessati.

Il rischio dietro l’angolo

Si tratta di una serie di precauzioni in vista di un lancio global del servizio che sarà presente sul prossimo iOS 8. Grazie ad una serie di gadget indossabili, dai braccialetti della Nike ai nuovi smartwatch di Apple, la casa di Cupertino si ritroverà tra le mani un vero tesoro di Big Data, con il rischio di dover rispondere più attentamente agli avvertimenti degli organi di controllo.

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