Una foglia artificiale, creata attraverso materiale biologico e in grado di produrre ossigeno proprio come una pianta vera, potrebbe essere utilizzata per migliorare la qualità della vita negli uffici, depurando l’aria respirata dai dipendenti ogni giorno
L’idea, la cui realizzazione era stata precedentemente tentata dal Mit, è stata sviluppata e resa reale da Julian Melchiorri, studente di ingegneria del Royal College of Art di Londra.
Come una pianta vera
Attualmente si tratta ancora di test iniziali, ma la foglia sintetica, realizzata in collaborazione con la Tufts University in Massachusetts nell’ambito del “Silk Leaf Project”, promette già importanti sviluppi futuri. Questa foglia è stata realizzata usando dei veri cloroplasti estratti da cellule vegetali, inseriti poi in una matrice a base di proteine della seta.
Il materiale a base di proteine viene estratto direttamente dalla fibra di seta ed è utilizzato per stabilizzare gli organelli, le molecole organiche all’interno delle cellule. “Ho creato il primo materiale fotosintetico che lavora e respira come una foglia”.
E il suo comportamento è proprio quello di una pianta reale, che utilizza la fotosintesi per produrre ossigeno, assorbendo luce, acqua e anidride carbonica, depurando quindi l’aria. “Una volta garantito l’accesso alla luce e all’acqua producono ossigeno, ma sono più adatte a sopravvivere fuori del nostro pianeta” ha affermato Melchiorri.
Questa geniale invenzione potrebbe trovare un’applicazione anche nel settore della bioarchitettura, ad esempio per la ventilazione di grandi edifici.
Respirare aria pulita aumenta la produttività
Il sogno di Melchiorri sarebbe quello di spingere la propria invenzione portando l’ossigeno sui pianeti inospitali, ma guardando ad un’applicazione più immediata, la foglia artificiale potrebbe depurare l’aria degli uffici che, come è stato ampiamente dimostrato, avrebbe ripercussioni positive in termini di produttività.
E anche se una recente ricerca afferma che gli italiani sono un popolo di Mobile Worker, dato che uno su quattro lavora almeno metà giornata fuori ufficio, di sicuro quelli che stanno alla scrivania 8 ore davanti al computer sarebbero contenti di stare in un ambiente più sano.
Dagli Usa alla Danimarca, numerosi studi hanno confermato che respirare aria pulita sul luogo di lavoro riduce le probabilità di fare errori e aumenta la produttività. Si pensi ai risultati degli studi condotti presso il Lawrence Berkeley Laboratory (LBL) che hanno esaminato la velocità di battitura e la precisione ma anche le aggiunte successive e le correzioni degli errori, con e senza la presenza di un vecchio tappeto nell’ambiente di lavoro.
Il tappeto, che emette composti organici volatili (COV), è stato nascosto ai volontari. Si è notato quindi un miglioramento del 4 per cento in termini di velocità e precisione in assenza del tappeto, complice anche una maggiore ventilazione. In Danimarca invece sono stati condotti una serie di esperimenti durati 8 settimane in un call center, riscontrando miglioramenti delle prestazioni del 6-9 per cento con un maggior ricambio d’aria.
Alla luce di questi risultati è evidente come la foglia artificiale potrebbe essere la soluzione ideale per migliorare l’aria degli uffici, con vantaggi per la salute dei lavoratori e un aumento rilevante della produttività.