E se fosse Xiaomi a battere Apple?

L’azienda cinese macina strada in patria superando le vendite del rivale statunitense

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Guai a guardarsi solo da un competitor. Lo sa bene Apple che oltre che da Samsung, deve guardarsi da un’altra azienda orientale, la cinese Xiaomi. La casa di Bejing ha infatti fatto registrare, nei primi sei mesi del 2014, vendite del 271% maggiori rispetto a quelle di un anno fa, con circa 26,11 milioni di smartphone venduti. I dati si riferiscono al mercato asiatico, dove Xiaomi diventa il terzo produttore di tecnologia di consumo superando proprio Apple, Coolpad Group e Huawei Technology e puntando le prime due Samsung (2) e Lenovo (1).

Storia breve ma vincente

Si tratta di risultati straordinari per un’azienda che ha aperto solo quattro anni fa e che ora si ritrova a competere con i giganti dell’informatica. Gran parte del successo dei terminali venduti su internet ed esclusivamente negli store cinesi deriva dalla qualità dei materiali utilizzati e dalla personalizzazione del sistema operativo Android con MIUI, una Rom customizzata che in certi casi migliora le possibilità di interazione con l’OS per gli utenti, tanto che sui forum di appassionati ne esistono versioni da poter installare anche su altri smartphone con sistema operativo mobile di Google.

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