Google ha stretto un accordo con Novartis per sviluppare e commercializzare delle lenti hitech in grado di monitorare il glucosio e correggere la presbiopia
Il futuro per Google è nel wearable computing. Dopo il lancio del sistema operativo dedicato Android Wear e il continuo sviluppo di nuove funzioni per i Google Glass, come il glasswear MindRDR che permette di controllare gli occhiali SMART con il pensiero, arrivano nuove indiscrezioni sulle lenti a contatto Made in Mountain View dedicate alla salute. I dispositivi hitech per l’e-health saranno commercializzati dalla multinazionale farmaceutica Novartis, che collaborerà anche al loro sviluppo.
[blockquote style=”4″]”Il nostro sogno è quello di usare questa tecnologia per migliorare la vita di milioni di persone… siamo molto entusiasti di collaborare con Novartis per realizzare questo sogno”, ha detto il co-fondatore di Google, Sergey Brin.[/blockquote]
Lenti a contatto per glicemia e presbiopia
Secondo i termini dell’accordo, il famigerato laboratorio di ricerca di Google [X] e Alcon, la divisione di Novartis che studia soluzioni dedicate agli occhi, lavoreranno insieme per lo sviluppo di un paio di lenti a contatto che tramite sofisticati sensori siano in grado di migliorare la salute di chi le indossa. Dalle ultime indiscrezioni, il dispositivo sarà utile ai pazienti diabetici, che potranno monitorare costantemente i livelli di glucosio grazie all’analisi dei livelli di zucchero presenti nel liquido lacrimale. Le informazioni saranno poi visibili sullo schermo del proprio smartphone o tablet. Inoltre, le lenti di Google permetteranno di correggere anche alcuni difetti della vista come la presbiopia grazie un sistema che ripristina la corretta messa a fuoco dell’occhio. Secondo le stime dell’amministratore delegato di Novartis, Joe Jimenez, le lenti a contatto hitech dovrebbero arrivare in tutte le farmacie entro i prossimi 5 anni.
L’interesse di Google per la salute non si ferma alle lenti a contatto. Il CEO Larry Page ha recentemente proposto di condividere nel cloud i dati clinici dei pazienti in forma anonima per accelerare la ricerca medica.
