Trasporto aereo : crescono investimenti hi-tech contro ritardi e disservizi

Trasporto aereo: nel 2023 aumenteranno gli investimenti in tecnologie

Diffusi i dati dell’Airline IT Trends 2014 di SITA: nove compagnie aeree su 10 progettano nei prossimi tre anni di aumentare gli investimenti in soluzioni IT innovative

Entro il 2017, il 90% delle compagnie aeree mondiali ha in programma un piano di investimenti in soluzioni di business intelligence per ridurre i ritardi e gli altri contrattempi o disservizi; una percentuale molto simile, l’87%, intende sviluppare soluzioni self service che migliorino i servizi ai passeggeri in occasione di questi eventi. Gli investimenti IT su servizi mobile e self service sono in crescita per 3 compagnie su quattro.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’ultima edizione dell’Airline IT Trends di SITA – Società Internazionale Telecomunicazioni Aeronautiche – specialista leader mondiale nella fornitura di soluzioni IT e servizi di telecomunicazione per l’industria del trasporto aereo.

Investimenti hi-tech contro i disservizi

I gravi ritardi o le altre irregolarità del servizio – ad esempio dovute a condizioni meteo critiche, come in occasione di tempeste di neve o nubifragi – sono appunto note in termini tecnici come “irregular operations” (IROPs). Quando si verificano, creano non solo un indiscutibile disagio per decine di migliaia di passeggeri, ma pesano anche sui conti economici delle compagnie aeree e su tutti gli altri operatori “dell’ecosistema del trasporto aereo”.

Presentando i dati, Francesco Violante, CEO di SITA, ha sottolineato come “la ricerca dimostra che tre quarti delle compagnie stanno aumentando gli investimenti in innovazione tecnologica e, in particolare negli ultimi dieci anni, gli investimenti si sono indirizzati verso il miglioramento della esperienza di viaggio del passeggero. Oggi registriamo che si è aperto un nuovo settore d’intervento”.

Leggi anche:  BauWatch chiude il primo anno di attività in Italia con uno sguardo al futuro fra sostenibilità e rigenerazione urbana

[blockquote style=”4″]“Le compagnie aeree investono infatti in business intelligence, servizi self-service per i passeggeri e certamente nell’espansione dei servizi mobile, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto di questi eventi sul servizio. Il fatto che le compagnie stiano intervenendo in un’area molto complessa è un ottimo segnale della loro intenzione di migliorare giorno dopo giorno l’esperienza di viaggio dei loro clienti, recuperando al tempo stesso efficienza”.[/blockquote]

Il primo focus degli investimenti è la comunicazione in tempo reale ai passeggeri e tra operatori, assolutamente strategica in caso di “traffico perturbato”. Metà delle compagnie fornisce servizio di messaggistica via telefonino e saranno il 92% entro il 2017.

Se oggi più di un terzo delle compagnie aeree oggi usa i social media per tenere informati i passeggeri, nei prossimi tre anni lo faranno l’80%. Ulteriore focus degli investimenti IT è diretto a rendere più efficiente il irtorno alla normalità e in questo, il re-bookink self-service è un’area chiave degli investimenti.

Attualmente solo il 14% delle compagnie consente ai passeggeri di usare i chioschi fai da te per variare il proprio piano di volo cambiato per cause di forza maggiore. La percentuale è destinata schizzare fino a oltre il 60% nel 2017. Entro quell’anno il 73% delle compagnie consentirà di fare queste stesse operazioni via telefonino contro l’11% di oggi.

Nell’area della prevenzione, 9 compagnie su 10 pianificano di realizzare progetti di business intelligence
e il 51% intendono sviluppare sistemi integrati di prevenzione

The Airline IT Trends Survey è una ricerca condotta tra personale senior in ambito IT tra le migliori 200 compagnie, che rappresentano più del 50% del traffico passeggeri mondiale; il 13% sono vettori low cost mentre il 29% sono compagnie che trasportano più di 20 milioni di passeggeri.

Leggi anche:  Snam sceglie il servizio di economia circolare di HPE per migliorare la sostenibilità dell'IT e ridurre l’impatto ambientale