Pensare positivo fa bene al cuore, mentre il pessimismo raddoppia il rischio di infarto
Quali sono i vantaggi dell’essere ottimisti? Oltre a vivere qualitativamente meglio, secondo una ricerca condotta presso l’ospedale centrale Paeijaet-Haeme e pubblicata sulla rivista BMC Public Health chi pensa positivo è meno a rischio di infarto. Questa è la conclusione a cui è approdato lo studio che ha coinvolto un gruppo di 2.267 uomini e donne finlandesi con un’età compresa tra i 52 e i 76 anni. Gli studiosi hanno monitorato le condizioni di salute dei soggetti nel corso di tanti anni, rilevando un raddoppio del rischio di malattia delle coronarie. La ricerca mette in luce che, oltre ai fattori di rischio comunemente noti come diabete, fumo e altri, si aggiunge come concreto fattore anche il pessimismo. Questo è il primo studio che ha indagato il legame tra pessimismo e mortalità per malattia delle coronarie. Un’altra recente ricerca ha rivelato che, nelle due ore successive ad una forte arrabbiatura, aumenta il rischio di essere colpiti da un attacco cardiaco e da ictus, mentre praticare sport dopo una lite triplica addirittura il pericolo di un attacco di cuore.
Un nuovo fattore di rischio
“Elevati livelli di pessimismo sono stati precedentemente legati a fattori che influenzano la salute, come ad esempio l’infiammazione, ma i dati sul legame tra il rischio morte per malattia delle coronarie e l’ottimismo e il pessimismo come tratti di personalità sono relativamente scarsi”, spiega Mikko Pänkäläinen, autore principale dello studio.
I risultati portano a ritenere il pessimismo un significativo campanello d’allarme per la salute del cuore.
“I livelli di pessimismo possono essere misurati facilmente e il pessimismo potrebbe essere uno strumento molto utile insieme ad altri fattori di rischio noti, come il diabete, l’ipertensione o il fumo, per determinare il rischio di mortalità per malattie coronariche”, conclude Pänkäläinen.
Una ricerca che dovrebbe allarmare soprattutto la popolazione italiana, che dalla 39° Indagine di fine anno 2015 sulla felicità nel mondo diffusa dal consorzio internazionale WIN/Gallup International è risultata la più pessimista del pianeta.