I3P è il principale incubatore universitario italiano e uno dei maggiori a livello europeo. Nel 2014 I3P si è classificato al 5° posto in Europa e al 15° al mondo nel ranking UBI Index (University Business Incubator), la classifica annuale degli incubatori universitari che ha preso in esame 300 incubatori di 67 paesi, valutandone le categorie di assessment, indici di benchmark e performance.
I3P favorisce la nascita di imprese innovative in ambito tecnologico e sociale con validata potenzialità di crescita, fondate sia da ricercatori universitari sia da imprenditori esterni, fornendo loro spazi attrezzati, servizi di consulenza e professionali per avviare la propria attività imprenditoriale e un network di imprenditori, manager e investitori.
Fondato nel 1999, I3P è situato nella Cittadella Politecnica e ad oggi ha avviato 171 start up che hanno saputo mettere a frutto i risultati della ricerca in diversi settori – ICT, Cleantech, Medtech, Industrial, Elettronica e automazione – e in ambito Social Innovation.
Dal 2011, I3P ha lanciato TreataBit, un percorso di incubazione dedicato ai progetti digitali rivolti al mercato consumer, quali soluzioni di e-commerce, social networking, applicazioni web e mobile. Ad oggi, il Treatabit ha supportato 165 idee d’impresa, di cui 87 progetti sono online e 39 sono diventate impresa.
Abbiamo intervistato Massimiliano Ceaglio – Direttore Operativo di I3P – Incubatore del Politecnico di Torino
Con Ceaglio abbiamo fatto il punto su ciò che sta accadendo in Italia nel settore delle startups e discusso del modello di funzionamento e dei risultati raggiunti da I3P.
Videointervista a Massimiliano Ceaglio – Direttore Operativo di I3P
“Mediamente, ogni anno I3P riceve 300 idee imprenditoriali, lavora su quasi 100 business plan e progetti “digitali” e avvia circa 15 nuove start up innovative. Promotore di importanti iniziative per il trasferimento tecnologico, l’incubazione e la crescita di impresa, l’attività di I3P si inquadra nelle strategie globali del territorio piemontese volte a sostenere la ricerca, l’innovazione tecnologica e la nuova imprenditoria”.
“Le nostre aziende fatturano circa 65 milioni di € e la cosa interessante è che tale fatturato è prodotto da circa il 20% delle startup, ciò vuol dire che da una lato favoriamo lo sviluppo dell’autoimprenditorialità e dall’altro aiutiamo le startup a crescere velocemente ed a fatturare”.